Aulo Gellio Fiorucci - Curriculum

Nonostante progressi farmacologici di questi ultimi 15/20anni . Le cure permettono una migliore gestione del sintomo respiratorio ma i dati sulla mortalità per tutte le cause non ha dato i risultati sperati. la causa di morte più comune in tali pazienti ` la cardiopatia ischemica sotto forma di scompenso cardiaco, aritmie; il paziente che respira male in realtà è un paziente cardio-respiratorio. Per quanto concerne la terapia medica credo fermamente che si debba modulare la terapia respiratoria alle varie condizioni del paziente. In passato c'era il terrore della terapia cortisonica ,oggi c'è un uso secondo me eccessivo perchè si guarda solo alla componente respiratoria; sia nella forma orale che in quella in polvere o aerosolica: i problemi che si creano nell'uso continuo predispongono a malattie virali respiratorie nei periodi freddi, all'osteoporosi, al diabete, alle sindromi depressive, a problemi oculari, cutanei, gastrici, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia (di accrescimento per i giovani). l'uso dei broncodilatatori spesso raccomandatoia copertura 24 ore, determinano una stimolazione cardiaca continua non certo innocua. E questo per i due farmaci cardine della cura polmonare. Nel versante cardiaco l'uso di beta bloccanti sempre più al centro della terapia cardiologica andrebbero valutati e modulati a seconda del momento respiratorio, l'uso di aspirina delle statine analogamente. Quindi reputo fondamentale che la cura del paziente cardio-respiratorio venga seguita con frequenti controlli e contatti medici per potere di volta in volta ridurre, togliere o aumentare le varie medicine a seconda delle priorità del momento. Ho svolto e continuo a svolgere tale attività da più di trenta anni continuando a imparare, spesso dai malati, quale sia il modo migliore per curarli.